Il sentiero del tempo mitiga le anime

Spettrali, defenestrati, impotenti.
Questi versi ch’io, dapprima, disconoscevo intensamente, sono il risultato di una congettura ribaltata, un canto di liberazione che si incunea tra le dita del doloroso rimuginare.

Questo mondo va consolidandosi nella noia dell’esistenza, tra fiordi di tecnologia che aridamente uccidono l’anima dell’essere umano. Una catastrofe annunciata che traghetterà le sagome terrestri sulle cime di una tempestosa montagna d’accidia. Cosa può l’uomo, quindi, dinnanzi al suo destino trainante, se non porsi nell’immediato tempestivo la sacrosanta libertà di pensiero, motore potente dalla quale scaturisca l’ideale autonomia, da cui le menti giovani delle generazioni future potranno attingere saggezza.”

Liliana Kamernish (Thimphu, 1983) è la figlia primogenita di un diplomatico inglese e di una geologa italiana, cresciuta nel piccolo stato himalayano del Bhutan. Attualmente vive nel sud dell’Italia, dove opera come sceneggiatrice e regista cinematografica. Fin da bambina ha assecondato la sua inclinazione nella scrittura di versi poetici, soltanto da pochi anni ha deciso di pubblicare parte delle sue opere.